Slang nel mondo della cannabis ce ne sono tantissimi ma il 420 è forse il termine più leggendario che arriva ad unire la comunità cannabica in tutto il mondo. Un numero ricorrente, quasi mistico, sul quale si sono fondate leggende e che raggiunge il suo apice nella data del Cannabis Day. Chiamata anche Weed Day o Giornata Mondiale della Cannabis, cade esattamente il 20 Aprile – 4/20, appunto, secondo la datazione statunitense.
Ma, qual è la vera origine del 420, il numero sacro al mondo della Cannabis? Come si è diffuso fino a diventare il Cannabis Day?
Per avere risposta a queste domande, dobbiamo fare qualche passo indietro nella storia della Cannabis. Ci spostiamo negli Stati Uniti, precisamente a San Rafael, California.
Erano gli anni ’70, epoca di hippie e libertà, quando un gruppo di adolescenti californiani era solito darsi appuntamento dopo scuola per fumare erba. Il randez-vouz quotidiano era fissato alle 16.20 (4:20PM) in punto, davanti alla statua di Louis Pasteur nei pressi del San Rafael High School.
I membri del gruppetto in questione erano i The Waldos e la loro missione era la ricerca del Big Woop della marijuana. Si trattava di un segretissimo e mitologico campo di ganja in un terreno selvaggio e abbandonato nei pressi della Guardia Costiera. Fu così che i Waldos, mappa alla mano, come Goonies ante litteram, partirono alla ricerca del più grande tesoro del mondo della Cannabis, un enorme campo di erba gratis.
Per diverse settimane, tutti i pomeriggi i ragazzi si diedero appuntamento alle 4:20 sotto statua di Pasteur per andare a cercare il tesoro. La ricerca non portò il risultato sperato e dopo alcune settimane venne abbandonata. Ma una cosa rimase, quel 4:20 che ancora oggi ci accompagna.
420, nel giro di pochissimo tempo, diventò un messaggio in codice con cui i Waldos facevano riferimento tra loro a tutto ciò che riguardava la marijuana.
Si trattava solamente di uno scherzo ma alla fine assunse molteplici significati, raccontava uno di loro al San Francisco Chronicle nel 2000.
Ma come si è diffuso diventando internazionale?
Qui entra in ballo la musica rock, nello specifico i Grateful Dead. Mentre i Waldos erano ancora al liceo il padre di Mark Gravitch, uno di loro, gestiva le proprietà della Band. Il fratello maggiore di Dave Reddix invece, altro membro dei Waldos, era membro di uno dei gruppi spalla dei Grateful Dead e grande amico del bassista della band Phil Lesh.
I Grateful Dead avevano la sala prove a Front Street, San Rafael, California e i Waldos andavano ad ascoltarli e fumavano erba mentre la band si preparava ai concerti. Così il termine 420 entrò nel gergo anche nell’ambiente musicale. Affermazioni come “Hey 420”, quando ci si passava una canna, diventarono di uso comune. Attraverso i backstage e la comunità degli stoner, il 420 si diffuse rapidamente fino ad arrivare a Steve Hager – editore di High Times – che sentì la parola e iniziò ad usarla in ogni occasione arrivando ad organizzare grandi eventi centrati sul 420, come la Cannabis Cup.
In pochi anni il 420 si diffuse negli USA per poi essere esportato in tutto il mondo. Una tradizione nata negli anni ’70 che viene ancora tramandata ai nostri giorni.
Il 420 è diventato così importante che ogni anno viene celebrato in tutto il mondo, con manifestazioni, festival e raduni di amanti della cannabis. In molti paesi, questo giorno viene utilizzato come un momento per richiamare l’attenzione sulla legalizzazione della marijuana e sui suoi beneficriminazioni sociali e legali.
Oltre ad essere un simbolo per la cannabis, il 420 è anche visto come un segnale per la comunità di fumatori, un momento per riunirsi e celebrare la loro passione per questa pianta. Per molti, questo numero rappresenta la libertà di scelta e la possibilità di utilizzare la marijuana senza essere giudicati.
In definitiva, il 420 è molto di più di un semplice numero. È diventato un simbolo di una cultura, una celebrazione della marijuana e un segnale per la comunità di consumatori. Con l’aumentare della legalizzazione della marijuana in tutto il mondo, è probabile che questa tradizione continui a crescere e a evolversi, diventando sempre più importante per la comunità.